Collaborazioni

Condividere per evolvere

Atenei

Negli ultimi anni Modulblok ha avuto un numero crescente di collaborazioni con università prestigiose alla luce delle nuove normative che prescrivono una serie di test per valutare le proprietà meccaniche dei profili sottili in acciaio.

  1. Università di Udine: formazione, prove di laboratorio, tirocini career center uniud, tesi e lavori di ricerca.
  2. Università di Trento
  3. Université de Liege
  4. RWTH Aachen University
  5. Politecnico di Milano
  6. National Technical University Atene
  7. Griffith University Australia

Le nostre proposte di tirocinio: Applicazione di metodi numerici non lineari e metodi ingegneristici semplificati (metodo per componenti) per la predizione del comportamento meccanico di giunti di base e/o dei giunti corrente montante.

Magazzini automatici: effetti della fatica nel comportamento strutturale delle guide realizzate con profili sottili d’acciaio.

Lunghezza libera in flessione di un elemento compresso all’interno di telaio a nodi spostabili.

Proposte di tesi di laurea magistrale:

– Analisi statica e dinamica non lineare di scaffalature non controventate con modelli a plasticità concentrata in corrispondenza dei giunti.
– Analisi di sistemi di isolamento per scaffalature metalliche.
– Valutazione della torsione non uniforme e dei fenomeni di instabilità in elementi formati dall’accoppiamento meccanico di due profili aperti in parete sottile.

Progetti Europei

Progetto Steelwar

Modulblok sta collaborando attivamente a Steelwar, uno dei due principali progetti di ricerca europei svolti negli ultimi anni sulla sicurezza delle scaffalature in zona sismica. SteelWar, progetto coordinato dall’università di Pisa e cofinanziato dal Research Fund for Coal and Steel, ha l’obiettivo di studiare soluzioni strutturali avanzate per scaffalature automatizzate a supporto dei moderni magazzini presenti nel mondo.

I magazzini automatizzati rappresentano il futuro dello stoccaggio, garantendo sostanziali risparmi in termini di costi, spazio ed energia rispetto ai magazzini tradizionali. Attualmente i progettisti fanno riferimento a codici di costruzione, senza alcun controllo sulla loro corretta applicabilità alle specifiche tipologie di queste particolari strutture in acciaio. Ciò crea importanti problemi di sicurezza ed efficienza poiché le caratteristiche strutturali dei magazzini automatizzati sono notevolmente diverse da quelle delle normali strutture in acciaio per edifici.
L’obiettivo principale del progetto è quello di basarsi su un’accurata valutazione della sicurezza dei concetti progettuali, è definire approcci progettuali innovativi dedicati ai magazzini automatizzati in condizioni sismiche e non. In particolare, l’attenzione è focalizzata sulle condizioni di carico che li caratterizzano. Sulla base di questa analisi verranno elaborate specifiche regole di progettazione e raccomandazioni per la progettazione e lo sviluppo.

Progetto Seisrack2

Il progetto Seisrack2, coordinato dal prof. Carlo Castiglioni del Politecnico di Milano, è una ricerca co-finanziata dall’Unione Europea (progetto RFSR-CT-2011-00031 SEISRACKS2) che coinvolge quattro partner industriali tra i più attivi produttori di scaffalature europei (tra cui Modulblok, unica azienda italiana), quattro prestigiose università (Politecnico di Milano, RWTH di Aachen, NTUA di Atene, Università di Liegi) ed uno studio di progettazione di scaffalature metalliche (SCL di Milano).

La ricerca si è posta l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti del comportamento degli scaffali in zona sismica, grazie a prove innovative sui componenti (eseguite nei laboratori di RWTH e dell’Università di Liegi), a prove di push-over su campioni di scaffalatura in scala reale (eseguite nel Laboratorio Prove Materiali del Politecnico di Milano) e a sofisticate analisi numeriche, per elaborare la normativa tecnica europea per la progettazione degli scaffali in zona sismica, sotto l’egida del CEN (Comité Européen de Normalisation).

Associazioni

Modulblok è socio UNI (Ente Italiano di Unificazione) per poter contribuire all’elaborazione delle norme UNI, secondo le regole del consenso, della democrazia, della trasparenza e dell’adesione volontaria sulle quali si basa l’attività di normazione.